Dopo la fruttuosa esperienza di Cartoomics, che mi ha fatto entrare in possesso di una rara copia de L’età d’oro dei Sith, ovvero il primo volume della storica serie delle Cronache dei Jedi, ho deciso di recensire l’intera epica saga scritta da Kevin J. Anderson e Tom Veitch. A causa della lunghezza della stessa, ho preferito dividere la recensione in tre parti, ognuna delle quali si concentrerà su due miniserie.
Partiamo però con una grande introduzione alla saga delle Cronache dei Jedi:
Nel 1994 Kevin J. Anderson, prolifico autore di romanzi spin-off di celebri film e telefilm di fantascienza, scrive la trilogia Accademia Jedi, in cui Luke incontra, sul tempio di Yavin, lo spirito del potente Jedi Oscuro e Signore dei Sith Exar Kun.
Il fascino del personaggio portò Anderson, insieme al solito nume tutelare del fumetto starwarsiano Tom Veitch a sviluppare parallelamente una minserie a fumetti dal titolo Cavalieri della Vecchia Repubblica, nella quale si racconta proprio la storia di Exar Kun, ambientate nel 4000 BBY.
Dopo aver costruito una trilogia splendida: costituita, oltre a Cavalieri della Vecchia Repubblica, anche da Gli Oscuri Signori dei Sith e da Le guerre dei Sith, Anderson decide di buttarsi sulla costruzione di due miniserie prequel L’età d’oro dei Sith e La caduta dell’Impero Sith, ambientate un altro millennio prima di Cavalieri della Vecchia Repubblica e che mostrano l’Impero Sith delle origini, come mai era stato fatto prima, e il suo primo fondamentale incontro/scontro con la Repubblica.
Le serie verranno pubblicate in Italia dalla Magic Press e presto questi volumi diventarono, per qualche misterioso motivo, introvabili: sono credo il Santo Graal dei fumetti di Star Wars. Forse su eBay a circa un centinaio di euro potreste trovarli.
- Titolo: Star Wars: Le Cronache dei Jedi – L’età d’oro dei Sith
- Data di uscita: 1999
- Autori: Kevin J. Anderson, Chris Gossett, Dario Carrasco Jr.
- Edito da: Magic Press
- Edizione: brossura, 160pp, colore
- Prezzo: L. 18.000 – valutato attualmente tra i 70 e i 100€
5000 anni prima degli eventi visti nella trilogia originale, la Vecchia Repubblica si trovava in un periodo fiorente e di continua espansione, nel quale nuovi pianeti venivano colonizzati e nuove rotte iperspaziali venivano scoperte da intrepidi esploratori.
Gav e Jori Daragon sono fratello e sorella, orfani (i loro genitori sono morti portando soccorso alle forze dell’Imperatrice Teta, durante la guerra di unificazione del sistema di Koros) e senza alcun ricchezza se non la nave che i loro genitori gli hanno lasciato, la Starbreaker 12. I due si avventureranno in un rischioso tragitto spaziale sperando di poter trovare una rotta commerciale che, una volta tracciata, garantirà loro enormi profitti. Finiranno però, in maniera rocambolesca, sul pianeta Korriban, base segreta dell’Impero Sith, dove l’Oscuro Signore Marka Ragnos è appena deceduto. Il legittimo successore, Ludo Kressh, viene detronizzato dall’ambizioso Naga Sadow, che vuole far tornare l’impero Sith agli antichi splendori, conquistando tutta la Galassia. Per raggiungere il suo obiettivo sfrutterà i due fratelli appena giunti sul pianeta, intrappolando Gav, e lasciando che Jori torni a chiedere aiuto, così da poter seguire il suo tragitto e giungere fino al cuore della Repubblica, mentre cercherà di sbarazzarsi delle fazioni a lui ostili tra i Sith.
Cosa mi è piaciuto?
La caratterizzazione dell’epoca storica: l’aspetto veramente interessante di questo volume è la descrizione della società e della tecnologia antica nell’universo di Star Wars. Osserviamo spade laser con i cristalli in vista, collegate tramite cavi a delle batterie legate alla cintola, le navi spaziali vengono ormeggiate negli spazioporti con delle normali cime. I vestiti sono antiquati e le città pure. Descrizioni molto belle sono anche quelle del faraonico Impero Sith, che presenta veramente tendenze di stampo egiziano.
I disegni: rendono perfettamente l’idea di antichità che pervade il volume. Sono definiti e dettagliati quando servono, vaghi quando devono essere vaghi, pur lasciando una vivida impressione del periodo e in grado di ammaliare il lettore.
Il cliffhanging finale: la vicenda cresce in maniera graduale, inizia sicuramente un po’ lenta, forse troppo, ma si velocizza ben presto e ti lascia proprio quando la Grande Guerra Iperspaziale sta per iniziare. Il secondo volume è perciò legato al primo in maniera indissolubile.
Cosa non mi è piaciuto?
I colori: troppo sbiaditi e chiari per una vicenda invece profondamente oscura, fatta di intrighi, lato oscuro, antiche magie e rituali. Avrei preferito tinte più scure e vivide.
Il volume, pur essendo molto curato e dotato di un grande fascino per ogni appassionato, ha però alcune pecche: non le ho riportate tra le cose che non mi sono piaciute perché non sono sicuramente così fondamentali per la riuscita della storia. I protagonisti e i coprotagonisti (eccetto Odan-Urr, conosciuto nel precedente Cavalieri della Vecchia Repubblica e di cui qui si scopre l’interessante giovinezza e le sue insicurezze di giovane cavaliere jedi) non brillano per novità o introspezione psicologica. Va già meglio per gli antagonisti Sith e il conflitto tra innovatori (Naga Sadow) e conservatori (Ludo Kressh).
VOTO TOTALE: 8.0
- Titolo: Star Wars: Le Cronache dei Jedi – La caduta dell’Impero Sith
- Data di uscita: 1999
- Autori: Kevin J. Anderson, Dario Carrasco Jr.
- Edito da: Magic Press
- Edizione: brossura, 160pp, colore
- Prezzo: L. 18.000 – valutato attualmente tra i 70 e i 100€
Jori cerca di trovarsi al cospetto dell’Imperatrice Teta, per convincerla dell’arrivo dell’esercito Sith, ormai non più un semplice mito; una volta raggiunta l’Imperatrice, Jori la informa che i Sith si stanno preparando a sferrare un attacco alla Repubblica. Una volta preparata la controffensiva, la guerra con l’esercito Sith ha inizio, combattendosi in terra e nello spazio.
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