Recensione: Dart Fener e figlio, Dart Fener e la sua principessina

  • Titolo: Dart Fener e figlio
  • Data di uscita: 2013
  • Autori: Jeffrey Brown, Michael Morris
  • Edito da: Panini Comics
  • Edizione: copertina rigida, 64pp, colore
  • Prezzo: 9,90€

  • Titolo: Dart Fener e la sua principessina
  • Data di uscita: 2013
  • Autori: Jeffrey Brown, Michael Morris
  • Edito da: Panini Comics
  • Edizione: copertina rigida, 64pp, colore
  • Prezzo: 9,90€

Durante le appena passate vacanze pasquali ogni bravo papà avrà passato un po’ di tempo coi propri figli: anche Lui, il Signore Oscuro dei Sith, Darth Vader (Dart Fener nella solita dicitura italiana) ha avuto modo di avere tra i piedi i suoi due piccolini.

Questi due piccoli volumetti quadrati sono un piccolo gioiello della produzione a tema Star Wars. Entrambi editi da Panini Comics nel 2013 (a me li hanno regalati i miei genitori dopo un viaggio a Londra), i libri sono un susseguirsi di vignette monopagina ed autoconclusive che raccontano la “vita di tutti i giorni” di papà Vader e il piccolo Luke o della sua principessina Leia. Ci sono ovviamente, forti rimandi alle vicende della Trilogia Originale e le vignette stesse sembrano essere disposte secondo un ordine più o meno cronologico degli eventi del film.

Il primo volume, Dart Fener e figlio, è incentrato su Fener e Luke bambino (Leia compare in poche vignette); così recita la solita “opening crawl”:

Darth Vader, oscuro signore dei Sith, guida l’Impero Galattico contro l’eroica Alleanza Ribelle. Prima di occuparsi dei ribelli, Lord Fener deve prima occuparsi di suo figlio di quattro anni, Luke Skywalker…

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Il secondo volume della serie è Dart Fener e la sua principessina, che invece è incentrato sulla crescita di Leia da bambina ad adolescente (tuttavia qui Luke è molto più presente di quanto non fosse Leia nel libro precedente).

Darth Vader, oscuro signore dei Sith, continua a governare l’Impero Galattico e sta per sconfiggere l’eroica Alleanza Ribelle. Nel mentre, deve educare la sua giovane figlia, Leia, mentre cresca da dolce bambina a ribelle teenager.

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Entrambi i libri sono di ottima qualità, senza niente che non mi sia piaciuto. Se però dovessi indicarvi il più carino tra i due, vi direi Dart Fener e la sua principessina: la crescita di Leia è molto più interessante da seguire attraverso le vignette rispetto ai quattro anni di Luke, soprattutto perché il carattere di lei, e perciò anche le azioni di Vader, si sviluppa progressivamente e attraversa tutte quelle fasi in cui un genitore è messo più alla prova, come le prime uscite la sera, i fidanzati, le piccole bugie, i vestiti non proprio coprenti, i pianti, etc… Il libro quindi non rimane fisso nella tenerezza del piccolo bambino di quattro anni ma risulta essere molto più variegato.

Ricordo inoltre che il terzo volume della serie, Goodnight Darth Vader, è uscito nel mondo anglosassone a luglio 2014; credo che verrà portato in Italia e tradotto magari per la fine di quest’anno. Lo stesso autore, Jeffrey Brown, ha anche scritto altri due libri a fumetti di Star Wars: Jedi Academy e Jedi Academy: Return of the Padawan e deve inoltre uscire il terzo volume della serie, Jedi Academy: The Phantom Bully. Questi libri a fumetti narrano le vicende, di un piccolo Luke Skywalker alla scuola per Jedi, rivisitando le vicende dei film in chiave cartoonesca (a me ricorda un po’ l’idea delle storie di Paperino Paperotto su Topolino), e con gli appunti del giovane apprendista sui suoi quaderni.

4 pensieri su “Recensione: Dart Fener e figlio, Dart Fener e la sua principessina

  1. […] Dart Fener e la sua principessina non è una storia. Non c’è una trama che procede dall’inizio alla fine del libro, si tratta invece di una serie di situazioni accostate l’una all’altra senza una vera continuità se non nell’atmosfera generale. Immaginate un papà un po’ imbranato, che non è ben sicuro di cosa dovrebbe fare, e una figlia adolescente dall’animo ribelle. La Leila del fumetto è una testa dura così come lo è il personaggio interpretato da Carrie Fisher, e se anche il paparino continua a vestirsi di nero e a indossare una maschera sul viso le sue potenzialità distruttive sono più ridotte rispetto a quelle del film e possono spaventare tutti ma non quella principessina viziata decisa a seguire la sua strada. Se solo sapesse qual è la sua strada, visto che come tutti gli adolescenti ha le idee un po’ confuse. Io mi sono divertita molto, e non sono la sola. In rete ho trovato questa recensione: https://starwarslibriecomics.wordpress.com/2015/04/08/recensione-dart-fener-e-figlio-dart-fener-e-la… […]

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